ORTO sul balcone 2 Erbe utili




...e dopo esserci riscoperti amanti dell’orto, adesso scopriremo di essere “streghe e stregoni”...

Già perché le conoscenze di cui andrò a parlare arrivano, più o meno direttamente, da quel periodo storico in cui tante donne e uomini vennero condannati per le loro competenze sulle proprietà delle erbe, degli insetti, delle fasi lunari e dei periodi di raccolta.

In effetti le tecniche si avvalgono della preparazione di estratti, tisane, macerati o dell’adozione di semplici accortezze nella coltivazione, ma anziché rivolgere le nostre cure alle persone, questa volta ci occuperemo delle piante, così scamperemo al rogo e mangeremo ortaggi sani genuini. Ma facciamo un passo per volta...
Anzitutto l’acqua! Se vogliamo essere sicuri di far del bene alle nostre piante, dovremo occuparci del pH dell’acqua che dovrebbe mantenersi tra 6 e 6,5. Sarà quindi utile procurarci le cartine tornasole per misurare il pH (si trovano in farmacia e nei negozi per acquari e sarebbe molto utile la scaletta cromatica allegata che ci indica il livello di pH). Nel caso in cui l’acqua sia alcalina, quindi pH sopra a 7, si potranno prendere degli accorgimenti che andranno benissimo anche per innaffiare le piante acidofile come Azalee, Rododendri e Ortenzie:
-          abbassare il pH aggiungendo aceto di vino o succo di limone,
-          pressare della torba acida in una calza (collant) e metterla nell’acqua fino a che questa non diventa rossiccia,
-          aggiungere del chelato di ferro (comune rinverdente) quel tanto che basta a colorare leggermente l’acqua di rosa.


A questo punto, è bene imparare a prestare attenzione al tempo di raccolta delle erbe da utilizzare, perché le percentuali dei principi attivi contenuti nelle piante variano molto in base alle stagioni.

Ma andiamo a vedere nello specifico le piante che ci occorrono:

-          L’Ortica (Urtica dioica) si raccoglie in primavera all’alba, all’inizio dei periodo di fioritura.
-          Il Piretro (Tanacetum cinerariifolium) i capolini sono raccolti appena schiusi (tra maggio e luglio).
-          L’Achillea (Achillea millefolium) si raccolgono in piena estate (luglio-agosto) sia le foglie, sia le sommità fiorite.
-          L'Assenzio (Artemisia absinthum) le foglie si raccolgono da marzo a settembre, mentre le infiorescenze si recidono in luglio-agosto, prima della fioritura completa, tagliando i rami fioriti con alcune delle foglie apicali.
-          Il Rabarbaro (Rheum undulatum) si raccolgono le foglie da fine di maggio a fine agosto.
-          La Calendula (Calendula officinalis) i fiori e le sommità fiorite si raccolgono in aprile-giugno e in settembre-novembre, mentre le foglie tra marzo e novembre.
-          L'Aglio (Allium sativum) e la Cipolla (Allium cepa) si raccolgono i bulbi in estate (Agosto), quando le foglie sono completamente secche.
-          La Felce maschio (Dryopteris filix-mas) si raccoglie il rizoma in settembre-ottobre, (pulirlo tagliarlo in pezzi di pochi centimetri), mentre le fronde si raccolgono tra agosto e ottobre.
-          L’Erba cavallina (Equisetum arvense non gli altri) tra fine giugno e l’inizio d’agosto si raccolgono i fusti verdi che spuntano d’estate dopo la morte dei fusti primaverili.

Una volta raccolte ed essiccate, potremmo dire di avere in mano tutti i mezzi per poter difendere efficacemente il nostro orto e il nostro giardino da ogni tipo di parassita! ….basterà solo imparare a preparare gli estratti, le tisane e i macerati, ma questo lo vedremo nel prossimo post…

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